Memory Up presenta lettura veloce: nascita e sviluppo di una magia per l'occhio

Lettura veloce: una magia per i tuoi libri

Autore: Michela Gallo

“I am not a speed reader. I am a speed understander.”
Isaac Asimov

Assieme a camminare, mangiare e parlare, leggere è certamente una delle azioni più importanti della vita quotidiana.
Come per tutte le cose essenziali, anche per la lettura, ci si è interrogati sul come sfruttarla al meglio: in che modo aumentare il numero di libri letti in un mese?… E le parole lette al minuto?

Nata nel Medioevo e diffusasi a partire dagli anni ’50 del secolo scorso, la questione su come mettere il turbo ai nostri occhi è ancora attuale!

Scopriamo assieme se tutto questo è possibile, quali sono le tecniche più diffuse oggigiorno e qualche curiosità storica!

CHE COS'È LA LETTURA VELOCE

La lettura è base dell’apprendimento e della conoscenza, strumento fondamentale per ogni attività. Per questo aumentarne il rendimento in termini di rapidità è un obiettivo sempre più diffuso.

In un’ottica di questo tipo, lo strumento adottato è quello della speed-reading, termine che rimanda a un insieme di tecniche volte al raggiungimento di una velocità di lettura superiore e di una migliore comprensione del testo.

Partendo da una velocità di lettura media di 200 PAM (Parole Al Minuto) è infatti possibile, tramite appositi esercizi, raddoppiare o triplicare questo risultato iniziale.

Certamente diventare una Ferrari della lettura avrà i suoi vantaggi, ma come unire qualità e quantità?
In che modo possiamo aumentare il numero di parole lette al minuto senza perdere la comprensione del contenuto?
Attraverso quali metodi o tecniche è possibile questa “magia dell’occhio”?.

FOCUS OCULARE

Concentriamoci sul protagonista di questa accelerazione della lettura (l’occhio) e, in particolare, sul controllo dei suoi movimenti.

Aprendosi a questa prospettiva, i metodi di speed-reading, in generale, mirano ad aumentare:

  • la velocità di spostamento dell’occhio:
    L’occhio deve andare più veloce, perciò lo scopo sarà quello di fare meno pause possibili, diminuendo i punti di fissità.
    L’aumento del ritmo di lettura avviene, in questo caso, attraverso la velocizzazione delle saccadi (rapidi movimenti oculari che portano una regione inizialmente periferica al centro del campo visivo);
  • il campo di percezione:
    Percepire più lettere e poi più parole assieme tramite il potenziamento del campo visivo, sfruttando meglio la visione periferica;
  • la velocità di percezione:
    La rapidità con la quale viene percepita un’informazione.
    L’obiettivo è quello di arrivare a
    coglierla subito nel suo insieme;

e a eliminare:

  • subvocalizzazione (o ripetizione mentale):
    Per un processo più veloce è bene evitare quel “discorso silenzioso” che spesso ci accompagna durante la lettura; un procedimento fisiologico innato, ma che è utile cercare di controllare: il movimento degli occhi sarà più veloce rispetto alla voce mentale e non è produttivo seguirla;
  • regressione:

    Tornare indietro e rileggere più volte le frasi appena superate è pratica piuttosto diffusa, soprattutto quando si legge per studio o formazione.
    Bisognerà invece abituarsi ad andare sempre avanti nel testo (anche se si è perso un passaggio), incrementando la fiducia nella nostra comprensione.

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ALCUNE TECNICHE DI LETTURA VELOCE

Per mettere a frutto questi concetti è tempo, però, di passare dalla teoria alla pratica e, come in una vera e propria palestra, il nostro occhio dovrà iniziare ad allenarsi con costanza, sforzarsi in vista di risultati soddisfacenti e… fare stretching!

STRETCHING OCULARE

Anche l’occhio vuole il suo streching (oltre che la sua parte)!.
Prima di ogni esercizio di speed-reading infatti, è essenziale “scaldare” gli occhi per il training successivo, attraverso una serie di movimenti ripetitivi spostando lo sguardo dall’alto al basso (e viceversa), da destra a sinistra (e viceversa) e infine, con rotazioni circolari sempre più ampie, in tutte le direzioni.

FISSARE I PUNTINI

Concentrandoci sull’aumentare la velocità di spostamento dell’occhio, possiamo affermare che uno degli esercizi più consigliati preveda lo scorrimento (man mano sempre più rapido) degli occhi su pagine appositamente puntinate.

Lo scopo è quello di seguire i puntini da sinistra a destra e poi, ripartendo dal fondo, da destra a sinistra, abbassando il più possibile il “tempo di sosta” sui vari punti.

Ovviamente il focus non dev’essere, in questo caso, comprendere, bensì allenare l’occhio a muoversi sulle parole di un testo in maniera sempre più rapida.

Per questa ragione, l’attività è accompagnata da un metronomo, impostato tendenzialmente a 190 battiti al minuto (maggiore sarà la padronanza dell’esercizio, maggiore sarà poi il numero di battiti da impostare sul metronomo!).

TAVOLO SCHULTE

Nell’ambito della lettura veloce, un famoso alleato per il miglioramento del campo di percezione è il tavolo Schulte.

Si tratta di una griglia di 5×5 celle in cui solitamente i numeri da 1 a 25, o le lettere, dalla A alla Z, sono posizionati in modo casuale (a seconda del livello di difficoltà, il numero di caselle può aumentare! 6X6 e oltre…).

COME FUNZIONA?

Ci si focalizza su una ricerca numerica, in ordine crescente, partendo quindi dall’1 fino al 25 (Il tutto è applicabile anche alle lettere!).

L’obiettivo è visualizzare a colpo d’occhio gli elementi nei quadranti, riducendo il più possibile i movimenti degli occhi.

Per fare ciò, l’osservatore in questione dovrà fissare gli occhi sulla cella centrale della tabella. Solo da qui potrà allargare il proprio campo visivo e osservare completamente la griglia.

I benefici di questa tecnica sono molteplici: oltre alla visione periferica, il tavolo Schulte, migliora la concentrazione e la memoria!

OLTRE LE TECNICHE

Da chi sostiene fermamente l’efficacia delle tecniche di lettura veloce a chi le ritiene poco utili, sono le più disparate le figure interrogatesi sulla questione. Tra queste emerge Elizabeth R. Schotter, ricercatrice e scienziata statunitense, coautrice dell’articolo So much to read, so little time, attraverso il quale offre una particolare visione della questione.

Così tanto da leggere e così poco tempo.

L’analisi della Schotter parte da una prospettiva più ampia e si sofferma sul concetto di abilità linguistica e identificazione delle parole.

Oltre alla capacità di controllo dei movimenti oculari, il modo per mantenere un’elevata comprensione e superare il testo più velocemente sarebbe infatti, secondo la studiosa, esercitarsi nella lettura e diventare un utente più esperto della lingua attraverso, ad esempio, un vocabolario più ampio.

Leggere il più possibile dunque e ampliare le proprie conoscenze o capacità di elaborazione del linguaggio, condurrebbe all’aumento della velocità di lettura!

SPEED-STORY!

Come per tutte le innovazioni o scoperte, più o meno grandi che siano, c’è un episodio abbastanza singolare alla base.
In questo caso, possiamo stare tranquilli!
Niente spargimenti di sangue o esperimenti estremi all’origine, ma una ricerca interessante protrattasi negli anni ed evolutasi nel tempo…

Pare che, già nel Medioevo, il monaco e teologo catalano Ramón Lull proponesse un sistema di lettura che permettesse di leggere più velocemente!

Tuttavia, la lettura veloce rimase per secoli appannaggio di pochi brillanti pensatori e politici (ne faremo cenno più avanti!).

La svolta arriverà nel periodo della seconda guerra mondiale con l’uso del tachistoscopio.
I piloti dell’aviazione britannica si trovarono infatti, durante i combattimenti, ad affrontare un problema tattico: distinguere a distanza i propri aerei da quelli degli avversari.

Cominciò così un addestramento mirato, basato sull’utilizzo del tachistoscopio. Venivano proiettate immagini piuttosto grandi di aerei amici e nemici, per intervalli di tempo relativamente lunghi (circa un secondo).

Progressivamente, vennero ridotti il tempo in cui l’immagine rimaneva visibile, nonché le dimensioni e l’angolatura della proiezione.

Con grande sorpresa venne scoperto che una persona media, allenandosi, era in grado di distinguere immagini di aerei diversi, grandi quasi quanto un puntino, proiettate sullo schermo, per meno di un secondo.

Dopo questi stupefacenti risultati, si pensò di trasferire le ricerche anche nel campo della lettura, usando parole al posto di immagini!

L’origine bellica ha poi portato negli anni seguenti a maggiori approfondimenti, anche dal punto di vista scientifico, arrivando poi ai giorni nostri, epoca in cui l’uso della lettura veloce è per molti una soft skill di rilievo.

SPEED-FUN FACTS!

Honoré de Balzac, Pushkin, Napoleone, Lenin, Stalin, Franklin Roosevelt e John F. Kennedy.
Oltre all’indiscussa fama conquistata, cosa potrà mai accomunare uno scrittore, un poeta, uno dei più grandi condottieri dell’era moderna, due politici sovietici e una coppia di presidenti americani?!

La risposta è nei libri! O meglio.. nella particolare modalità di lettura adottata da questi personaggi!

Proviamo a visualizzare una breve scenetta…

È il 1950. Sullo sfondo la guerra fredda. Nugoli di fumo escono da una pipa.
Un signore con dei folti baffi sta completando il suo quinto libro della settimana.

…Come potrete immaginare il personaggio descritto è Stalin
Dovete sapere infatti che l’uomo d’acciaio era un vorace lettore, attento al cosa, ma soprattutto al come leggere!
Come lui, tutti gli altri personaggi sopra citati avevano compreso l’importanza delle tecniche di lettura e bramavano per impadronirsene.

A questo punto, sorge spontaneo il dubbio su quale, tra le celebri figure, sia stata la più veloce nella lettura!

RECORD DI LETTURA VELOCE

Impossibile esserne certi ormai.
Quel che sappiamo però, è chi sia attualmente il detentore del record di speed-reading: secondo il Guinness World Record il primato spetterebbe a Howard Berg, con le sue 25000 parole al minuto!

Certamente un risultato da fuoriclasse!

Per tutti gli altri lettori, più o meno veloci…

“Contate le vostre pagine, ragazzi, contate… anche i romanzieri lo fanno. […] Contate le pagine… Si comincia meravigliandosi del numero di pagine lette, e poi si arriva a spaventarsi del poco che rimane da leggere. Solo 50 pagine! Vedrete… Non c'è nulla di più dolce di questa tristezza: Guerra e pace, due grossi tomi… e solo 50 pagine da leggere. Uno rallenta, rallenta, ma niente da fare… Natasha finisce per sposare Pierre Bezuchov, ed è la fine.”
Daniel Pennac

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