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Feedback: la colazione dei veri campioni

Autore: Michela Gallo

Sono utili, necessari, spontanei, ma spesso non graditi.
Quando si parla di feedback le opinioni e i pensieri in merito si fanno contrastanti…
Vediamo qui come usarli in maniera costruttiva, capendo cosa sono, come darli e come riceverli.

DEFINIZIONE DI FEEDBACK: UN UTILE STRUMENTO A DOPPIO TAGLIO/UTILITÀ

Un messaggio che Dio mi sta dando attraverso le persone
Paolo Mattia Palazzolo e Antonella Sgobbo

In uno dei suoi libri, il consulente manageriale Ken Blanchard, definisce i feedback come “la colazione dei campioni”, considerandoli qualcosa di essenziale, di cui nutrirsi quotidianamente.
Sempre a un’alimentazione astratta, rimanda la traduzione letterale dall’inglese, col significato di “nutrire all’indietro” (to feed + back).

Termine ormai sempre più diffuso in svariati ambiti, il concetto di feedback ha però un’origine molto tecnica indicando, in specifici processi, un ritorno di informazione.

Parallelamente, nella vita di tutti i giorni, incontriamo tali effetti di rinvio nel momento in cui riceviamo opinioni in merito al lavoro svolto, al nostro modo di comportarci, alle scelte intraprese. 

 

Di norma tutto ciò provoca un duplice effetto sul ricevente:

accettazione e comprensione vs negazione e rifiuto.

Anche se più diffusa, nel processo di elaborazione di un feedback ricevuto, a un’opzione di negazione è bene opporre una tranquilla, ma profonda accettazione. Questo perché, in generale, gestire i feedback è pratica fondamentale nel percorso di crescita di una persona, un fenomeno di mutamento dal quale è possibile uscire migliorati, trattandosi di uno strumento che, se ben usato, arricchisce e porta esperienza.

È fondamentale perciò concepirlo non come un attacco, ma come uno spunto di crescita e sistema di check e autoanalisi.
Andiamo più nello specifico…

FEEDBACK E OBIETTIVI

Quando si tratta di raggiungere un obiettivo, le orme da seguire sono quelle di una buona strategia, di un’ottima pianificazione e…. di costanti feedback.
Questo, attraverso alcune domande tanto semplici quanto essenziali come…

Cos’ha funzionato bene?

Cosa potevo fare meglio?

Cosa farò di diverso da domani?

Diventa ultimo, ma essenziale step per arrivare al completamento di un progetto.
Anche i feedback quindi, assieme a strategia e pianificazione, giocano un ruolo fondamentale nel raggiungimento dei propri risultati: un’ottima organizzazione senza un monitoraggio accurato è infatti fine a se stessa.

Vediamo quindi come appropriarci al meglio a questo meccanismo a doppia utilità, tanto nel dare quanto nel ricevere.

COME SI DÀ UN FEEDBACK

Partiamo prima dalla consapevolezza di cosa non è un feedback.

Innanzitutto non è uno sfogo, quindi, un giudizio sano non può avvalersi di arroganza e impulsività per rivelarsi efficace.
Si tratta di una risposta, un parere, un’interpretazione o un giudizio su quanto detto o fatto e per questo è essenziale che sia costruttivo in modo da aggiungere valore alla vita dell’altra persona senza certamente sminuirla o colpevolizzarla (il feedback non è un attacco!).

Inoltre, considerando questo meccanismo da una prospettiva linguistica (quindi come l’effetto di reazione prodotto da un messaggio su chi lo ha emesso), è chiara l’importanza di una buona comunicazione per mettere a proprio agio chi ascolta, evitare i (pre)giudizi o un atteggiamento giudicante, e fornire così un reale contributo.

I 4 SEGRETI DEL FEEDBACK EFFICACE

  1. Mente lucida e rilassata: prepararsi all’esposizione del feedback scaricando prima la tensione emotiva (anche se poca) in maniera sana ed ecologica. Una passeggiata all’aria aperta è un ottimo modo per gestire le emozioni e contemporaneamente organizzare i pensieri!
  1. Comunicazione efficace: un buon feedback deve essere sempre costruttivo, quindi è importante capire come esporlo al meglio e cosa eventualmente cambiare. La comunicazione gioca qui un ruolo fondamentale!
  1. Una spinta al miglioramento: chi è davvero grande non gioca a sminuire l’altro, ma fa vedere come diventare altrettanto straordinario, spingendo al costante miglioramento!
  1. Sana autorevolezza: è necessario un comportamento autentico; umile, ma autorevole. Basandosi sulla voglia di aiutare, bisognerà quindi esporsi in maniera decisa e diretta.

FEEDBACK SANDWICH

Come un buon panino nei momenti di fame improvvisa, così la tecnica del feedback sandwich viene in aiuto nei momenti più delicati, quando cioè la reazione da esporre sia di contenuto negativo.

Con costanza e allenamento, passando sempre attraverso un’efficace comunicazione, si può arrivare a padroneggiare questo importante strumento in ogni situazione.

Ecco la ricetta per prepararlo al meglio!

  1. Rinforzo positivo (fetta di pane)
  1. Aspetto da migliorare (farcitura)
  1. Rinforzo positivo (altra fetta di pane)

Un feedback, così condito, sarà di certo accolto più volentieri!

COME SI RICEVE UN FEEDBACK

Quando si tratta di valutazioni da accettare possono entrare in gioco dinamiche radicate da tempo che innescano meccanismi di autodifesa. Per questo, seguendo l’istinto primario si tende, nella maggior parte dei casi, a non accettare i feedback altrui (di conseguenza anche a non chiederne e a non darne).

L’accettazione non è infatti cosa facile quando di mezzo c’è una bassa autostima che induce a valutare e a vivere la maggior parte dei giudizi come attacchi personali.

Il vero nodo da sciogliere è dunque quello del sentirsi sotto attacco o minacciati pensando al feedback come check non per cosa si è fatto, ma per come si è.
Niente di più sbagliato! Non siamo qui di fronte a un giudizio fine a se stesso, ma a un continuum: io dò a te e tu dai a me, così da crescere assieme e migliorarsi a vicenda.

I 5 punti da tenere a mente per ricevere un feedback con serenità

  1. Credere che sia PER ME, non contro di me.
  1. Ascoltare in silenzio.
  1. Percepire l’emozione che c’è dietro, concentrandosi sul perchè viene esposto qualcosa: per aiutare o sminuire? Se si tratta di un giudizio mosso da buone intenzioni è saggio accettarlo e usarlo per migliorare, anche solo in una piccola cosa.
  1. Elaborare e prendere cosa c’è di buono.
  1. Alla fine, se qualcosa non è chiaro, CHIEDERE!

A questo punto è essenziale andare oltre e capire che un feedback si può dare e ricevere (anche ignorare, ma sarà ormai chiaro perché è cosa sana non scappare dai feedback), ma soprattutto chiedere in quanto:

solo una mente povera non chiede feedback…!!

Penso che sia molto importante avere un ciclo di feedback, in cui stai costantemente pensando a quello che hai fatto e a come lo potresti fare meglio. Penso che questo sia l'unico e miglior consiglio: pensa costantemente a come potresti fare le cose meglio e mettiti in discussione
Elon Musk

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